Marsa Alam

Marsa Alam

La mia prima esperienza subacquea all’estero. Non ci sono molte immagini per questo viaggio perchè ho fatto il corso “advanced”, poi perfezionato in Italia e quindi le immersioni erano di corso e non ricreative e poi avevo con me la mia prima macchina fotografica decisamente molto molto scarsa.
Il clima di Sharm è mitigato dalle montagne alle sue spalle, mentre Marsa Alam è in pieno deserto e fa un caldo terribile. In agosto, di giorno le temperature superano i 50 gradi, di notte non scendono sotto i 30. Ma l’aspetto più importante è il vento. Un vento caldo e costante h24 come avere un phon puntato addosso tutta la giornata. Causa vento infatti vicino agli ombrelloni c’è sempre una piccola barriera che fa da riparo per non uscire impanati di terra rossa e soprattutto il vento rende il mare sempre agitato, tanto che sul pontile la bandiera è sempre rossa. Difficile pure fare snorkeling per via della corrente, sempre meglio farlo contro corrente all’andata in modo da poter tornare indietro, in caso contrario potrebbero venire a ripescarvi in Giappone !!!!

Molte sono le escursioni da poter fare. Si può andare al Cairo a vedere le piramidi ma sono 18 ore di pullman tra andata e ritorno e per di più nei primi anni 2000 l’ultima ora di viaggio era a passo d’uomo perchè la polizia controllava ogni autobus prima di entrare in città per via degli attentati.
Un’altra escursione è il mercato dei cammelli a Shalatin, una spianata quasi al confine con il Sudan dove i mercanti commerciano in cammelli, da quanto mi hanno detto il cattivo odore dei cammelli rende l’aria irrespirabile !!!
Altro posto da vedere è El Qsair dove è possibile visitare una chiesa copta, ma è il mercato che rende il posto caratteristico. Ricordo un quarto di bue adagiato su un tavolo di legno completamente ricoperto da mosche !!!

In mare è possibile fare due escursioni, una a Ras Samadai chiamata anche Dolphin House, un reef in mezzo al mare dove soggiornano un centinaio di delfini. Vietato fare immersioni per non disturbarli ma possibile fare snorkeling con giubbotto di salvataggio obbligatorio. Peccato però che i delfini non si avvicinano più di tanto.

L’altra è Marsa Egla la famosa “baia del dugongo”. Si possono fare immersioni e all’epoca c’era un unico dugongo bellissimo da vedere che brucava l’erba sul fondo e di tanto in tanto veniva in superficie a respirare.

Per quanto riguarda le immersioni che si fanno in barca o dalla riva non mi hanno entusiasmato particolarmente se non una, Marsa Shoni con partenza dalla riva.
Le immersioni da riva sono davvero particolari. Ti portano in pullman con aria condizionata, segue il pullman un pick up con le attrezzature e le bombole. Una volta arrivati si attende sul pullman che gli egiziani stendano i tappeti sui quali mettono le attrezzature e a quel punto si può scendere ma la cosa più importante è mettersi la muta, jacket e bombole nello stesso momento degli altri sub, altrimenti se si è troppo veloci si rischia di aspettare sotto il sole sudando da pazzi. Una volta entrati in acqua si spera di trovare un pò di refrigerio ma l’acqua supera i 30 gradi e a quel punto non resta che aprire le cerniere della muta per non sudare sott’acqua !!!!
Marsa Alam è famosa ai sub per l’ immersione al reef di Elphistone, ma purtroppo non l’ho potuta fare perchè stavo facendo il corso che mi permetteva di scendere a 30 metri ed è comunque per sub esperti.

IMMERSIONI

Marsa Shoni, Marsa Egla, Abu Dabab 4, Abu dabab 2, Abu Dabur.

 

 

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