Alla scoperta del West

Alla scoperta del West

Fresco di ricordi di questo bellissimo viaggio, lo raccomando a tutti. Sull’onda dei consigli utili, raccomandazioni e dritte dei miei amici Paolo e Giuliana che hanno affrontato lo stesso viaggio ma organizzato completamente da soli, dopo una ricerca su internet ho trovato quello che volevo. Agenzia Versis America, Tour Western Discovery.

Raccomando questo viaggio soprattutto a tutti coloro della mia generazione, che sono cresciuti con i film della coppia John Ford e John Wayne e con le musiche di Bob Dylan e la West Coast californiana.
Innanzi tutto, volo diretto Roma – Los Angeles. Solite 12/13 ore di volo a cui ormai sono abbonato e arrivo a Los Angeles, un caldo pazzesco !!!
Trasferimento in albergo ad Anaheim appena dopo Disneyland, fatta conoscenza della nostra guida, sbrigate le formalità di rito e subito in stanza lessi come non mai….

Vi tralascio l’uscita dall’ aeroporto ovvero l’ingresso negli Stati Uniti, mancavano solo le analisi delle urine e poi avevamo completato tutti i controlli !!!
Primo giorno, fatte le dovute presentazioni con la guida e con Mark il nostro autista, in 52 partiamo per il tour.
Laura, la nostra guida italiana, anzi toscana, una bella donna, simpaticissima, colta, piena di vita, ti fa sentire subito a tuo agio, l’autista Mark il classico ragazzone americano con la testa sulle spalle e sempre con il sorriso sulle labbra.
Da Los Angeles arriviamo a San Diego, molto molto carina andiamo a visitare una Mesa, antico villaggio messicano con le classiche Wells Fargo. L’atmosfera che si respira è quella del film Pat Garret e Billy The Kid di Sam Peckimpah, la colonna sonora di Bob Dylan mi risuona nella mente.

E poi di nuovo il lungomare. Troviamo un ristorantino ed è subito shrimp & chips !! Beh in due abbiamo pagato molto meno di quello che paghiamo di solito a Maccarese !!

Fine giornata si rientra in albergo a Los Angeles.

Secondo giorno si parte alla volta di Phoenix passando per Palm Springs con il suo viale con le stelle sul marciapiede stile Hollywood. Lungo la strada sterminate distese di pale eoliche, si passa accanto al luogo dove si tiene il Coachella Festival. Abbiamo lasciato la California e siamo in Arizona.

Pernottamento al We Ko Pa Resort in mezzo al deserto e ai cactus saguaro. Un resort splendido e via la sera la prima steak americana !!

Da Phoenix al Grand Canyon viaggiando attraverso il deserto di Sonora si arriva a Sedona , tappa pranzo, e poi via di nuovo in corsa per arrivare al Grand Canyon.

Escursione facoltativa, ma che non mi sarei mai perso per nulla al mondo, il sorvolo del Grand Canyon in elicottero. Dopo un lungo tratto sopra una foresta l’elicottero aumenta la velocità, fa una curva e si butta in picchiata all’ ingresso del Canyon, Beh, un’ emozione fortissima avevamo tutti le lacrime agli occhi, sotto di noi il Colorado River… Fantastico !! il video che ho girato avendo ovviamente un vetro davanti non rende giustizia a tale magnificenza.

Dopodichè ci avviciniamo al Yapavai Lodge West fermandoci nei vari belvedere lungo la strada… da mozzare il fiato.

Il giorno seguente il cloux del viaggio…la Monument Valley…Ora siamo veramente nel vecchio west. Dal pullman, al pulmino che ci porta nei punti migliori per fare foto in quantità. Finalmente vedo a colori quello che per tanto tempo ho visto in bianco e nero nei film di John Ford.

Pernottamento a Page. La mattina seguente verso le otto, ennesima sorpresa, l’ Antelope Canyon, un luogo di straordinaria bellezza. Un canyon modellato dall’acqua e dal vento per secoli.

Bisognerebbe fare le foto all’interno del canyon ogni ora per tutta la giornata, la luce cambia in continuazione dando ogni volta dei colori diversi alle pareti, ma non c’è tempo, si parte per Lake Powell e la sua diga, la seconda più alta  d’America.

Stiamo entrando nello Utah. Poi Kanab, e infine il Bryce Canyon. Da brividi…altro spettacolo della natura eccezionale…Fa vo lo so !!!! Dopo tanti anni di immersioni ho imparato !! in posti come questo c’è da scaricare un’intera scheda della macchina fotografica meno male che ne ho a sufficienza !!!

Piccola sosta per vedere i bisonti al pascolo…erano lontanissimi !!! e si prosegue per il Parco Nazionale dello Zion.

Dopo tanta natura, è la volta di Las Vegas !!! Albergo Luxor. Devo dire che la prima impressione non è stata per niente bella sembra tutto finto, di cartongesso…dopo qualche ora che hai preso confidenza con la città ti accorgi che… è veramente tutto finto !!! Pacchiana da morire, giri giri ma alla fine hai solo visto dei grandi alberghi…tutta quella confusione prima ti disorienta, poi ti diverte e poi alla fine dici bastaaaaaa !!!!

Due cene da segnalare: prima sera da Gallagher dentro New York New York la miglior Steak che abbia mai mangiato. La seconda sera al Bellagio al Yellowtail Japanese Restaurant, fatevi dare un tavolo vicino alle finestre, ogni 15 minuti c’è lo spettacolo delle fontane e poi dei gamberi in tempura eccezionali ottimi pazzeschi !!
Lasciata Las Vegas si prosegue per la Death Valley, se non sbaglio erano 46 gradi. Intorno a noi un paesaggio lunare e poi lo Zabriskie Point. Tale il caldo che l’autobus non può accendere l’aria condizionata altrimenti fonderebbe il motore qualche chilometro di sofferenza e poi si comincia a salire per le montagne della Sierra Nevada fino ad arrivare a Mammoth Lakes . Dai 46 gradi ai 10 gradi !!!!

Si scende di nuovo per arrivare allo Yosemite Park. Sapevamo già prima di partire che il Parco di Yosemite stava bruciando, ma fortunatamente ci fanno entrare per vedere solo un piccola porzione, Riusciamo comunque a vedere El Capitan e Half Dome.

Il giorno seguente partiamo alla volta di San Francisco. Ci accoglie una nebbia impressionante percorriamo il Golden Gate Bridge e ci fermiamo dalla parte opposta per farlo interamente a piedi…freddo, pioggerellina, freddo e soprattutto tanta nebbia…peccato !!

Ci fermiamo per vedere le bellissime Painted Ladies (le case colorate) per poi scendere nel marina district per vedere la zona dei moli e il famoso Pier 39 con i suoi leoni marini. Il giorno dopo giornata libera a San Francisco.

Dall’albergo prendiamo il classico Sight seeing per fare il giro della città. Tanti sono i riferimenti a Jimi Hendrix se passi per Haight ashbury, molto evidenti sono i ricordi della San Francisco degli anni ’60. Durante il giro si passa di fianco al Kezar Stadium, che per gli appassionati come me di Neil Young, The Band e Bob Dylan è una grande emozione ricordare lo s.n.a.c.k.s. ovvero “The Students Need Athletics, Culture, & Kicks concerto del 23 marzo 1975 organizzato per aiutare le scuole di san Francisco.

Vi consiglio di andare a cena al Waterfront Restaurant all’ Embarcadero, una zuppa di pesce squisita, altrimenti in uno dei ristoranti cinesi a Chinatown. Per il pranzo la Crab House al Pier 39, c’è un po di fila ma ci si fa… grembiule, pinze, tanti fazzoletti di carta e un granchio enorme da spolpare !!!

Dopo due giorni di freddo ripartiamo per fare tutta la costa californiana da San Francisco a Los Angeles. Monterey, Carmel, carinissima, la Corte Suprema dove vengono processati i reati minori. Ricordo una ragazza dai capelli rossi con le catene ai polsi e ai piedi scortata da un poliziotto. Fare foto è un reato e comunque non te la senti davanti ad una scena simile.

Infine Los Angeles, l’interno del teatro della notte degli Oscar, il Chinese Theatre, Hollywood Boulevard e la Walk of Fame. Breve passaggio a Beverly Hills ormai chiusa, perchè i divi di Hollywood sono stufi di trovarsi i turisti dentro casa !! E poi Santa Monica con il più famoso Bubba Gump d’ America e Venice esattamente come viene descritta da decenni con le palestre all’aperto. Mangiare da Bubba Gump è impossibile occorre prenotare con almeno due giorni d’anticipo, però ne vale la pena !!

Il viaggio finisce qui…ma una cosa ancora la voglio dire…Vi prego portatevi una macchina fotografica e non usate i cellulari per fare le foto… la Monument Valley, il Brice Canyon, Antelope Canyon sono talmente da mozzare il fiato che non ci si può ridurre con un cellulare. Ricordo una scena dentro l’ Antelope Canyon due giovani di Roma lui con il cellulare e il bastone ” Amo’ non c’è luce… nun se vede un…” Non aggiungo altro….le mie foto del Canyon parlano da sole…..

2 pensieri riguardo “Alla scoperta del West

  1. Bellissimo,grande Stefano!!!!un viaggio che con il tuo contributo hai reso indimenticabile,grazie Alessandra

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